Beach Rock Spalmatore

Navigando lungo la parte sud di Tavolara, è facile leggere nelle “righe” orizzontali poste ad altezza compresa tra gli 8 e i 15 metri, i segni dell’antico solco di battente, vecchio di oltre 120.000 anni che, proprio come accade ai nostri giorni, indica la continua erosione del calcare causato dal movimento delle acque.

Come descritto per altre immersioni, anche nelle acque attorno a Molara si possono “leggere” ulteriori testimonianze degli sconvolgimenti che hanno più volte fatto riaffiorare e, successivamente affondare, immensi banchi di roccia; risale, infatti, a “soli” 18.000 anni fa l’ultima significativa modificazione delle linee di costa, quando il livello delle acque del Mediterraneo si ritirò di oltre 100 metri, facendo emergere dalle acque intere isole.

Le Beach Rock, le spiagge fossili, sono appunto ciò che rimane dei litorali di migliaia anni fa, caratterizzate da lunghe dorsali di roccia che per i diversi fenomeni di aggregazione dovuti prima alla pressione, poi all’erosione e successivamente per il peso dell’acqua, si sono fratturati in blocchi regolari.

Diffuse principalmente nelle zone di scarsa azione sismica, si trovano a profondità variabili: appena sotto la superficie dell’acqua, ad esempio partendo dal lato nord della spiaggia Spalmatore a Tavolara, e fino a quello che si può riconoscere a profondità maggiori, nuotando in direzione di Capo Ceraso.

Immergersi in questi siti è particolarmente interessante, oltre che per la testimonianza geologica evidente, anche per il particolare ecosistema che si è creato attorno ad esse: in acqua molto bassa quella di Spalmatore (max 8mt), più profonda e impegnativa perché tutta alla stessa profondità (25/30mt) quella di Porto Istana.

Presenza di pesce soprattutto da tana.

Brevetto Minimo: Open Water
Brevetto Consigliato: –
Profondità: 12m

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